domenica 29 aprile 2012

SE CHI CI GOVERNA NON SA IMMAGINARE IL FUTURO, PROVEREMO A FARLO NOI



Siamo lavoratrici e lavoratori della conoscenza, dello spettacolo, della cultura e della comunicazione, della formazione e della ricerca, autonomi e precari del terziario avanzato. Lavoriamo con la partita IVA, i contratti di collaborazione, in regime di diritto d'autore, con le borse di studio, nelle forme della microimpresa e dell'economia collaborativa. Siamo cervelli in lotta, non in fuga, ovunque ci troviamo.

venerdì 27 aprile 2012

ABITARE LA DIASPORA DELLA CONOSCENZA

Roberto Ciccarelli - Francesca Coin

Promessa, debito, autodisciplina, svalorizzazione: questo, dunque, è il leitmotiv della bolla formativa. Dal debito studentesco all'università, da Lehman Brothers alla crisi dei mutui subprimes, stiamo osservando una proliferazione di bolle che, tanto nella conoscenza quanto nella finanza, poggiano il proprio valore nominale su una promessa: la promessa di tutele, welfare, casa e lavoro

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mercoledì 25 aprile 2012

martedì 24 aprile 2012

martedì 17 aprile 2012

SIAMO NOI IL QUINTO STATO: SENZA SINDACATI O PATTI SOCIALI DA DIFENDERE


Un terzo della forza lavoro attiva – condannato alla povertà e al rischio di esclusione sociale, forse alla sparizione vera e propria, dentro una crisi infinita – che si affianca ai tre milioni già materialmente fuori dal contratto di lavoro, perché disoccupati e/o inoccupati. Eppure gli autonomi, le indipendenti, gli intermittenti e le precarie sono dentro al “mercato del lavoro” – seppure in modo atipico.


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Qualche giorno fa tutti a strapparsi i capelli. Il bollettino mensile della Banca Centrale Europea tornava a ricordarci che già nell'ultimo trimestre del 2011 l'occupazione nei Paesi dell'Euro-zona era diminuita. "Le condizioni nei mercati del lavoro dell'area-euro continuano a deteriorarsi. La crescita dell'occupazione è rimasta negativa mentre è proseguito l'aumento del tasso di disoccupazione". Quindi: "le indagini congiunturali anticipano un ulteriore peggioramento nel breve termine" dei tassi di disoccupazione. Siamo a oltre il 10,8% di disoccupazione nei Paesi dell'area-euro, con quella giovanile (under-25) che si spinge fino quasi al 22%. E andrà sempre peggio.  

venerdì 13 aprile 2012

PALERMO: TEATRO GARIBALDI OCCUPATO, GENERAZIONE DI NUOVA VITA


Palermo, il teatro Garibaldi
Quando Carlo Cecchi andò a Palermo, nel 1996, cercava un luogo adatto per mettere in scena Il Filottete. Insieme al regista Matteo Bavera entrò di soppiatto nel teatro Garibaldi, allora abbandonato nel cuore della Kalsa, quartiere arroccato nella Palermo densa e profonda, in una piazza immensa cosparsa di ruderi e di macerie, rimasta tale e quale dopo il bombardamento degli americani del 1943. Nel racconto di Stefano Malatesta, leggiamo che la strana coppia attraversò la piazza passando davanti alle stanze del pian terreno diventate grotte dove i mafiosi tenevano i cavalli e i contadini i maiali e si erano trovati di fronte a quella nobile rovina: il teatro Garibaldi, il più grande teatro morente della Sicilia, chiuso da più di trent' anni.

giovedì 12 aprile 2012

CHE COS'E' IL QUINTO STATO?






1. Il Quinto Stato è l’universale condizione di apolidia in patria in cui vivono almeno 7 milioni italiani a cui non sono riconosciuti i diritti sociali fondamentali. Nella stessa condizione vivono almeno 5 milioni di cittadini stranieri che non possiedono tali diritti, e subiscono l’esclusione dai diritti di cittadinanza a causa della loro extra-territorialità in uno Stato.

venerdì 6 aprile 2012

NOI SIAMO IL QUINTO STATO



Siamo milioni. Donne e uomini. Giovani e meno giovani. Italiani e migranti. Professionisti, stagisti e apprendisti. Studenti e artisti, precari e lavoratori autonomi. Siamo lavoratori della conoscenza, pratichiamo un’arte, eroghiamo servizi attraverso consulenze o traduzioni, (auto) organizziamo produzioni, nutriamo quei beni comuni che si ottengono dalle relazioni, dall’immaginazione, dal lavoro culturale e da quello nella formazione. Siamo il Quinto Stato.

CREDITI:
Musica: Grégoire_Lourme_SuperHero_Montage
http://www.jamendo.com/it/track/200172
Progetto grafico: Enrico Parisio, Paolo Buonaiuto
Montaggio: Maria Cristina Sansone

lunedì 2 aprile 2012

VUOI FARE LO SCRITTORE? PAGA!


Alla Stazione Leopolda di Firenze, dal 26 al 28 ottobre 2012, la "Acciari Consulting" una società specializzata in marketing della comunicazione e gestione degli eventi culturali e sportivi, avrebbe dovuto organizzare il Festival dell’Inedito. Si è letto nel lancio dell'iniziativa:

Ogni anno, in Italia, vengono realizzati, con passione, più di 100mila nuovi manoscritti, sceneggiature, format, da persone spesso alla prima esperienza. Un vero e proprio patrimonio di cultura letteraria italiana. Solo una minima parte di questa enorme ricchezza ha accesso al mercato editoriale.

Il pubblico di esordienti al quale si rivolgeva il festival sarebbe rappresentato da una quantità non facilmente misurabile ("100 mila" manoscritti, tra i quali sarebbero compresi anche "format" non riconducibili alla scrittura letteraria). Tale quantità viene definita come una "ricchezza" (che deriverebbe dalla "creatività personale"):

domenica 1 aprile 2012

DIETRO I PALCHI: LA VITA DEGLI ACROBATI DEL LIVE SHOW

Non solo concerti. Fiere, convegni e anche manifestazioni sindacali e di partito. Inchiesta sull'economia dell'evento dal vivo, le catene di appalti e subappalti. Chi e come lavora all'allestimento dei palchi e dello spettacolo. Freelance in via d'organizzazione.


All'origine dello spettacolo itinerante dal vivo c'è stato il Cantagiro. David Zard si accordò con il patron Ezio Radaelli per portare in Italia Aretha Franklin e i Led Zeppelin al Vigorelli di Milano. Nasceva l'idea che il tour di una star della musica fosse una parte dell'entertainment di massa che oggi si è organizzato in un'impresa a rete su scala globale. 

In pochi anni, una generazione che ballava in platea capì che quello poteva essere il lavoro più duro e più bello del mondo, prima improvvisando, poi organizzandosi in cooperative o società, che si muovono quando c'è un concerto, una convention, una fiera o una festa popolare, le manifestazioni di sindacati o partiti, i tour di Madonna, Notre Dame de Paris di Cocciante, Vasco e Ligabue che riempiono palazzetti, stadi e ex aeroporti. 


Un'economia dell'evento che non sta mai ferma, in estate come in inverno, all'aperto o al chiuso, con un giro d'affari da 5 miliardi di euro all'anno. Una macchina che è stata messa seriamente in discussione dopo gli incidenti dove hanno perso la vita Francesco Pinna a Trieste allestendo il palco di Jovanotti e Matteo Armellini a Reggio Calabria, sul palco di Laura Pausini.